Attività motoria e sportiva over 65. Gli AMBITI FISIOLOGICI per favorire uno stile di vita attivo

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10 Nov 2020
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I dati demografici indicano chiaramente che la popolazione globale sta invecchiando.

Per migliorare la salute e diminuire i costi medici in questo crescente segmento della popolazione, tutte le principali organizzazioni per la salute, tra cui OMS, ISS, l’ACSM, raccomandano alle persone anziane di svolgere regolarmente esercizio ed attività fisica.

Il processo di invecchiamento ha effetti fisiologici su tutto il corpo e l’attività fisica ha il grande potere di contrastare tale decadimento.

Dal punto di vista cardiaco, la funzionalità cardiovascolare si riduce con l’invecchiamento e questo decremento sembrerebbe essere dettato da una serie di fattori come la perdita di tessuto muscolare, l’accumulo di massa grassa, il decremento della gettata cardiaca, tutti fattori che possono essere modificabili con l’attività fisica. 

Da un punto di vista metabolico, l’aumentare dell’età è spesso associata ad un aumento di peso ponderale con un conseguente incremento di massa grassa a discapito di quella magra, ipercolesterolemia, con incremento dell’LDL, aumento di iperinsulinemia e diabete.

Dal punto di visita della muscolatura scheletrica, anche la forza del muscolo scheletrico diminuisce ad una velocità pari al 10% per decennio. Questo aspetto è molto preoccupante perché sembrerebbe essere correlato con la maggiore incidenza di cadute accidentali e i danni che ne conseguono.

Dal punto di vista dell’apparato scheletrico, l’incidenza dell’osteoporosi aumenta con l’avanzare dell’età. Si assiste ad una perdita di massa ossea e deterioramento architettonico con conseguente fragilità ossea della densità minerale.

La letteratura ci insegna che l’allenamento sia in termini aerobici che della forza porta a degli adattamenti capaci di contrastare tale declino generalizzato. Se sottoposti ad allenamenti aerobici, sia gli uomini che le donne oltre i 60 anni, presentano incrementi di VO2 max che non differiscono in maniera significativa da quelli dei giovani.

Anche il lavoro di forza muscolare che, per anni, è stato criticato, oggi assume un ruolo cardine anche nei percorsi di riabilitazione cardiovascolare. A seconda dei metodi di esperimento utilizzati, il tipo di contrazione muscolare eseguito (cioè, isotonica, isometrica, isocinetica), lo specifico o gli specifici muscoli allenati, e la durata del programma di allenamento di forza, questi miglioramenti possono essere dell’ordine del 25%, fino a più del doppio dei valori di forza pre-allenamento.

Da non dimenticare tutti i risvolti positivi dell’attività fisica sull’apparato muscolo scheletrico, soprattutto nelle donne, nella fase post-menopausale, che presentano una incidenza più alta di osteoporosi.

Quindi l’esercizio fisico risulta sicuro per gli individui over 60, ma esso è anche efficace.

Un corretto programma di allenamento per gli anziani dovrebbe includere sia l’allenamento cardiovascolare, in modo da ridurre il rischio di un evento cardiovascolare patologico o di ictus, sia l’allenamento di forza, per diminuire il rischio di diabete di tipo 2 e di cadute accidentali e per migliorare la salute delle ossa e la composizione corporea, sia una fase di stretching, equilibrio, propriocezione e postura per una migliore efficienza nella vita di tutti i giorni.

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DESTINATARI
Il webinar è aperto a tutti

QUANDO
Martedì 10 novembre 2020 dalle 17.30 alle 19.00


COSTI
La partecipazione all'evento è libera


MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
Il webinar si svolgerà con il supporto dell’applicazione Microsoft TEAMS EDU.


MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Le domande di iscrizione dovranno essere compilate preferibilmente entro lunedì 9 novembre 2020. Dopo aver effettuato la registrazione sul sito della Scuola dello Sport, compilare il modulo online presente all’interno della scheda del Seminario.


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Tel: 06/3272. 9194
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